SOMMARIO

1. Sollevatore oleodinamico: introduzione

2. Impianto oleodinamico e impianto elettrico

3. Cilindro oleodinamico singolo effetto e cilindro oleodinamico doppio effetto

4. Oleodinamica del sollevatore oleodinamico

5. Centralina sollevatore oleodinamico

SOLLEVATORE OLEODINAMICO: INTRODUZIONE

Il Sollevatore Oleodinamico è un dispositivo che utilizza il principio dell’idraulica per sollevare e abbassare carichi pesanti. Il sistema oleodinamico si basa sull’utilizzo di un fluido incomprimibile (solitamente olio idraulico) per trasferire la forza del pistone dell’alimentatore alla testa di sollevamento. Questo tipo di Sollevatore Oleodinamico è progettato per sollevare carichi pesanti e ribaltarli per posizionarli in modo più preciso.

Il sollevatore può essere utilizzato in diversi contesti, come ad esempio in officine meccaniche, magazzini, cantieri edili e siti di produzione industriale. Il Sollevatore Oleodinamico è solitamente dotato di una struttura robusta, un sistema di controllo preciso e un’ampia base in modo da garantire la stabilità durante l’operazione. La testata di un sollevamento può essere ribaltata fino a un certo angolo, partendo da un minimo di 45 gradi ad un massimo di 180 gradi, per posizionare il carico in modo più preciso.

Sul mercato ci sono disponibili diversi tipi di Sollevatori Oleodinamici, tra cui sollevatori ad alta sollevazione, sollevatori a forbice, sollevatori a pantografo e sollevatori a colonne. Ognuno di questi è progettato per un determinato scopo e ha caratteristiche specifiche. È importante utilizzare questo dispositivo in modo sicuro e rispettando le norme di sicurezza indicate dal produttore, ciò può includere l’utilizzo di cinghie di ancoraggio per mantenere il carico stabile durante l’operazione e l’utilizzo di dispositivi di sicurezza come i limitatori di carico per prevenire il sovraccarico.

Gli impianti oleodinamici sono una componente fondamentale dei sollevatori, costituiti da un sistema di componenti idrauliche che trasferiscono energia idraulica dall’alimentatore al meccanismo di sollevamento. Questi impianti possono essere costituiti da diverse componenti, tra cui:

  1. Serbatoio dell’olio: serve da serbatoio di stoccaggio per l’olio idraulico utilizzato nel sistema. Questo serbatoio è spesso dotato di un filtro per mantenere l’olio pulito.
  2. Valvole di controllo: consentono di regolare la pressione dell’olio e il flusso nell’impianto oleodinamico. Le valvole di controllo possono essere di diversi tipi, tra cui a spillo, a sfera e a farfalla.
  3. Tubi e raccordi: trasportano l’olio idraulico del serbatoio ai cilindri di sollevamento, i tubi e i raccordi devono essere progettati per gestire la pressione e la portata dell’olio.
  4. Cilindri idraulici: sono gli attuatori che trasformano l’energia idraulica in movimento meccanico. Nel caso del Sollevatore Oleodinamico, che ribalta carichi pesanti, i cilindri idraulici solitamente controllano la testata di sollevamento.

È importante che gli impianti oleodinamici siano progettati per garantire l’affidabilità e la sicurezza del Sollevatore Oleodinamico. La manutenzione regolare dell’olio, la sostituzione delle guarnizioni e la pulizia dei filtri contribuiscono a prolungare la vita degli impianti oleodinamici e del sollevatore nel suo complesso.

IMPIANTO OLEODINAMICO E IMPIANTO ELETTRICO

Un impianto oleodinamico è costituito da un sistema di elementi idraulici che trasferiscono energia idraulica dall’alimentatore al meccanismo di sollevamento. Questo tipo di impianto offre perciò numerosi vantaggi rispetto ad altri sistemi di trasmissione di potenza.

Le caratteristiche tecniche evidenti dell’impianto oleodinamico, possono variare a seconda del tipo di applicazione e delle specifiche esigenze di sollevamento. Tuttavia, in generale, un impianto di questa tipologia deve essere progettato per garantire tali funzioni:

  • Efficienza: gli impianti sono molto efficienti grazie alla capacità dell’olio idraulico di trasmettere grandi quantità di energia con una perdita minima di potenza. Inoltre, possono essere progettati per funzionare a bassa velocità, aumentando ulteriormente l’efficienza dello stesso.
  • Controllo preciso: permettono di controllare il movimento con precisione e affidabilità, grazie alla regolazione del flusso e della pressione dell’olio.
  • Forza elevata: possono in aggiunta generare forze elevate, consentendo di sollevare carichi pesanti con facilità. Ciò li rende particolarmente adatti per le applicazioni di sollevamento pesante.
  • Versatilità: questi impianti possono essere utilizzati in molte applicazioni diverse, tra cui sollevamento, spostamento e posizionamento di carichi, e anche nel controllo di macchine e attrezzature.
  • Affidabilità: molto affidabili poiché sono progettati per essere robusti e durevoli nel tempo, con una vita utile lunga e poche esigenze di manutenzione.

Questi tipi di impianti oleodinamici sono una scelta popolare per le applicazioni di sollevamento pesante proprio grazie alla loro efficienza, controllo preciso e affidabilità.

Se mettiamo a confronto un impianto oleodinamico con quello elettrico, troviamo delle differenze significative tra loro. L’impianto oleodinamico come visto in precedenza, utilizza l’olio come mezzo di trasmissione di energia, mentre l’impianto elettrico utilizza l’energia elettrica come fonte di potenza. Nell’impianto oleodinamico troviamo come mezzo per trasmettere la forza necessaria al sollevatore l’uso di valvole e cilindri, mentre nell’altro abbiamo il motore elettrico, cavi elettrici e dispositivi di controllo per trasmettere la potenza.

Rispetto ad un impianto elettrico, l’impianto oleodinamico richiede una maggiore manutenzione, a causa della necessità di cambiare periodicamente l’olio e le parti soggette ad usura. L’impianto di tipo elettrico d’altra parte, ha caratteristiche tecniche come la tensione e la frequenza di alimentazione, la potenza del motore, la capacità del cavo e il tipo di dispositivo di controllo utilizzato.

Inoltre questo tipo di impianto richiede meno manutenzione, ma potrebbe essere meno efficiente dal punto di vista energetico a seconda della fonte di energia utilizzata. In generale l’impianto oleodinamico ha una maggiore forza di spinta e può gestire carichi più pesanti in confronto a quello elettrico. La scelta fra le due tipologie di impianti, dipenderà dalle specifiche esigenze dell’applicazione e dalle preferenze del produttore o dell’utilizzatore finale. In molti casi però la scelta viene determinata in base alla portata di carico, dall’efficienza energetica richiesta e dal costo complessivo dell’impianto.

impianto-elettrico-oleodinamico-modul-lift

CILINDRO OLEODINAMICO SINGOLO EFFETTO E CILINDRO OLEODINAMICO DOPPIO EFFETTO

Il cilindro oleodinamico a effetto singolo, anche noto come cilindro a semplice effetto, è un tipo di cilindro che utilizza la pressione dell’olio per spostare il pistone in una sola direzione. Il movimento di ritorno viene invece generato da un’altra forza, come ad esempio una molla.

Spesso questo cilindro viene utilizzato nei Sollevatori Oleodinamici, in cui il movimento verso l’alto è generato dalla pressione dell’olio e il movimento verso il basso è generato dal peso del carico o da una forza esterna. Ciò permette di ottenere un sistema relativamente semplice e affidabile, in cui la pressione dell’olio può essere controllata per sollevare o abbassare il carico.

Tuttavia è importante notare che, i cilindri oleodinamici a effetto singolo possono essere meno precisi dei cilindri a doppio effetto, in cui la pressione dell’olio viene utilizzata sia per spostare il pistone verso l’altro che verso il basso, pertanto la scelta del tipo di cilindro da utilizzare dipenderà dalle esigenze specifiche dell’applicazione.

Questa tipologia di cilindri è generalmente semplice da installare e utilizzare, sono anche in grado di fornire una forza considerevole per sollevare e spostare carichi pesanti. Ma vediamo nel dettaglio il cilindro oleodinamico a doppio effetto:

Il cilindro a doppio effetto è anch’esso una componente fondamentale del Sollevatore Oleodinamico, il quale consente a sua volta di sollevare e abbassare carichi pesanti utilizzando la pressione dell’olio. Viene chiamato a doppio effetto perché la pressione dell’olio viene utilizzata sia per il movimento di avanzamento che per il ritorno del pistone. In altre parole, il cilindro può spingere e tirare, a differenza del cilindro visto in precedenza che può solo svolgere la funzione di spinta.

Costituito da un tubo esterno e un pistone interno collegato ad un’asta di pistone, l’olio idraulico viene pompato nella camera posteriore del cilindro, il quale spinge il pistone avanti in avanti e solleva il carico. Per abbassare il carico invece, l’olio viene pompato nella camera anteriore spingendo il pistone all’indietro.

Il Sollevatore Oleodinamico è quindi composto da diversi elementi tra cui il cilindro a doppio effetto o appunto quello a singolo effetto, una pompa idraulica, un serbatoio per l’olio e una valvola di controllo.

cilindro-oleodinamico-doppio-effetto-modul-lift

OLEDINAMICA DEL SOLLEVATORE OLEODINAMICO

L’olio è un componente essenziale in un sollevamento oleodinamico, in quanto svolge diverse funzioni cruciali per il suo funzionamento dal quale prende il suo nome. La dinamicità è un fattore cruciale in un Sollevatore Oleodinamico, poiché permette di controllare la velocità e la forza. L’olio dinamicità viene utilizzata per garantire la stabilità durante le operazioni di sollevamento e di abbassamento. Questo è possibile grazie alle proprietà dinamiche dell’olio, che consentono di ridurre l’attrito e di garantire una maggiore fluidità del movimento.

È importante mantenere una temperatura costante dell’olio per evitare problemi di funzionamento, infatti una temperatura troppo alta potrebbe causare un deterioramento del sistema, mentre una temperatura troppo bassa può rendere l’olio troppo viscoso e quindi meno efficace.

Per mantenere la temperatura costante, vengono utilizzati dei sistemi di raffreddamento o di riscaldamento, a seconda delle esigenze. Per esempio durante i mesi invernali è possibile utilizzare un sistema di riscaldamento per mantenere l’olio a una temperatura adeguata, al contrario durante i mesi estivi, è possibili utilizzare un sistema di raffreddamento per evitare che l’olio di surriscaldi.

È fondamentale prestare attenzione alla qualità dell’olio utilizzato nel Sollevatore Oleodinamico. L’olio deve essere scelto in base alle specifiche del sistema e alle condizioni ambientali in cui viene utilizzato. In particolare bisogna scegliere un olio che abbia le proprietà di dinamicità e di viscosità, adatte al sistema e alle temperature a cui verrà sottoposto.

Quindi l’utilizzo dell’olio dinamicità e il mantenimento della sua temperatura costante, sono fattori cruciali per il corretto funzionamento di un Sollevatore Oleodinamico. Grazie proprio a questi accorgimenti è possibile garantire una maggiore sicurezza e affidabilità del sistema, riducendo al minimo i rischi di guasti o di malfunzionamenti.

CENTRALINA SOLLEVATORE OLEODINAMICO

La centralina di un Sollevatore Oleodinamico è un altro dei componenti principali che controlla l’intero sistema di sollevamento. Si tratta di una parte dell’impianto idraulico, che si occupa di controllare l’apertura e la chiusura delle valvole, la direzione del flusso dell’olio e la pressione all’interno del circuito idraulico.

La centralina è di solito costituita da una serie di elementi tra cui la pompa idraulica, un serbatoio dell’olio, un motore, un filtro, un sistema di raffreddamento e vari componenti di controllo. Tutti questi componenti lavorano insieme per garantire il corretto funzionamento del Sollevatore Oleodinamico.

Il principio di funzionamento della centralina di sollevamento è abbastanza semplice: quando si preme il pulsante di sollevamento, la pompa idraulica inizia a pompare l’olio del serbatoio e lo invia attraverso una serie di tubi e valvole nella camera di sollevamento. La pressione dell’olio aumenta e questo fa sollevare il carico. Quando il carico è arrivato alla posizione desiderata, la pompa idraulica viene fermata e la valvola di ritegno si chiude per mantenere la pressione dell’olio all’interno del circuito.

La centralina di sollevamento è anche dotata di un sistema di sicurezza per evitare il sovraccarico del Sollevatore Oleodinamico. Questo sistema funziona in modo simile a un fusibile, quando il peso sollevato supera la capacità massima del sollevatore, il sistema di sicurezza si attiva e interrompe l’alimentazione idraulica del sollevatore stesso.

Inoltre, questa centralina deve essere dotata di un sistema di raffreddamento in modo da evitare il surriscaldamento dell’olio. L’olio che scorre nel circuito idraulico può raggiungere temperature elevate, specialmente se il sollevatore viene utilizzato in modo continuo o per sollevare carichi molto pesanti.

È importante tenere presente sempre la manutenzione della centralina di sollevamento, in modo da poter garantire il corretto funzionamento del Sollevatore Oleodinamico e la sicurezza degli operatori. Ricordarsi che deve essere sottoposta a controlli periodici e alla sostituirlo regolarmente, per evitare contaminazioni e garantire il funzionamento corretto della stessa.